Si è conclusa domenica un’eccezionale 35ª edizione del Bolzano Film Festival Bozen. All’insegna del motto #DiNuovoInSala, il festival si è tenuto nuovamente alla presenza del pubblico nelle grandi e piccole sale cinematografiche di Bolzano e dintorni. Naturalmente c’era anche IDM.
Oltre alla proiezione di circa settanta film provenienti da Italia, Austria, Germania, Svizzera e Kosovo, il paese ospite di quest’anno, il programma del festival è stato corredato di eventi specializzati dedicati alla produzione e delle cerimonie di consegna dei premi.
Due i premi assegnati a THE RED HOUSE, il documentario di Francesco Catarinolo finanziato dalla Film Commission di IDM che racconta la vita dell’avventuriero altoatesino Robert Peroni: il “Golden Walther Award” e il premio speciale “Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO”. Nell’ambito del programma formativo specialistico FINAL TOUCH #7, un’iniziativa congiunta di BFFB e IDM, il “Cine Chromatix Italy Post-Production Prize” è andato al progetto cinematografico DER RISS di Paul Ertl; il “TRUE COLOURS International Distribution Prize” è stato invece assegnato ad A MA KAYA – HEIMATEN di Brenda Akele Jorde.
Nel corso del panel dedicato ai cortometraggi “Write it again, Sam!”, l’attenzione è stata posta in primo luogo sull’importanza delle iniziative di formazione e aggiornamento professionale per la scrittura di cortometraggi. Viviana Carlet (Lago Film Fest), Massimo D’Orzi (TSFM Word-Frame), Zsuzsanna Kiràly (Flaneur Films) e Sarah Schlüssel (Berlinale Shorts, Short Form Station – Berlinale Talents) hanno arricchito la discussione di interessanti spunti di riflessione. A chiudere l’evento è stato il pitch dei progetti di cortometraggi sviluppati in Alto Adige nell’ambito del workshop di IDM dedicato ai cortometraggi “TSFM WordFrame”.
Quest’anno, a essere conquistati dal fascino del grande schermo durante il BFFB, non sono però stati solo gli adulti. Anche i piccoli cinefili sono entusiasti dell’offerta: in occasione del laboratorio dedicato ai costumi organizzato da IDM con Katrin Böge e con l’educatrice artistica del Museion Roberta Pedrini, i bambini si sono immersi nel mondo dell’arte cinematografica, immedesimandosi in diversi ruoli e cimentandosi davanti alla cinepresa.