3 domande… a Enrico Vannucci, direttore artistico di TSFM

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Dal 27 al 30 novembre si apre a Torino la 7ª edizione del Talents and Short Film Market, uno dei più importanti eventi italiani e internazionali dedicati all’industria del cortometraggio. Il pensiero del direttore artistico di TSFM Enrico Vannucci sullo stato di salute del cinema breve e il futuro che verrà.
Take

Quali sono le opportunità per i giovani registi nell’ambito del cortometraggio?

ENRICO VANNUCCI

Sfatiamo innanzitutto un mito: il cortometraggio non è un film minore, ma è cinema a tutto tondo. Certo, sarebbe ingenuo pensare che gran parte dei registi che fa corti non punti a realizzare un lungometraggio, ma ciò non significa necessariamente che quel determinato filmmaker smetta di dedicarsi anche al cinema breve. Il cortometraggio serve come scuola, aspetto fondamentale dato che un produttore ci pensa due volte prima di mettere un progetto in mano a un regista senza esperienza. Il Talents and Short Film Market, in particolare, dà molte opportunità ai filmmaker e per citarne solo alcune: le call che lanciamo durante l’anno per partecipare ai pitch che si tengono nei giorni del Mercato per presentare i propri progetti; la possibilità di prendere parte ad altri pitching forum con i quali collaboriamo, in Italia e all’estero; la nostra videolibrary, attiva per sei mesi dalla fine del Mercato, utile ai professionisti del settore accreditati che sono alla ricerca di corti per festival, tv, piattaforme VoD.

Take

Come descriverebbe la situazione del cortometraggio in Italia e nell’industria cinematografica internazionale?

ENRICO VANNUCCI

Credo che goda di buona reputazione. La situazione, nel tempo, è migliorata sotto molti aspetti e l’Italia segue questo trend. Per i registi oggi è più facile fare film – cortometraggi inclusi. In vent’anni grazie alla tecnologia digitale i costi si sono abbattuti parecchio rispetto a quando si girava solo su pellicola. Se ciò ha portato a un incremento esponenziale del numero delle opere in circolazione, allo stesso tempo sono aumentati anche i festival che le proiettano, in particolare quelli dedicati ai cortometraggi. Negli ultimi anni, inoltre, sono sbocciate varie piattaforme online dedicate al mondo dei corti.

Take

Da quest’anno il Torino Short Film Market diventa Talents and Short Film Market, cosa cambia?

ENRICO VANNUCCI

Il primo motivo, più faceto, riguarda il fatto che quando diciamo la parola “Torino” tutti pensano subito, soprattutto all’estero, al TorinoFilmLab e dover correggere ogni volta l’equivoco stava diventando impegnativo. La ragione più seria è che puntiamo progressivamente sul talent development. In quest’ottica abbiamo lanciato programmi specifici che riflettono bene uno dei nostri obiettivi: scoprire nuovi talenti e accompagnarli nel loro percorso, aprire loro le porte del TSFM così che possano presentare i loro prodotti, con l’auspicio che in futuro tornino al Mercato in veste di tutor per le nuove generazioni, creando così un circolo virtuoso. Torino rimane come evento di mercato per le nostre attività che continueremo a espandere in futuro.

Foto Elodie Cavallaro
Pubblicato il 14.11.2022